Giocando con il colore bianco

gioco del tris

Giocando con il colore bianco

Se pensi al colore bianco, il legame che subito si crea è con la purezza, con qualcosa di immacolato e gentile.

Tradizionalmente in occidente le spose si sono sempre vestite di bianco proprio per evidenziare la loro purezza, la loro castità.

È un colore capace di trasmettere un grande senso di eleganza e si usa spesso per rappresentare concetti come l’ordine e la pulizia (pensa alla vecchia pubblicità sui detersivi dove si recitava lo slogan Più bianco non si può) ma un bianco eccessivo dà l’idea di qualcosa di freddo, di vuoto, sterile e distante.

Il bianco è un non colore, si può definire acromatico cioè senza una tonalità e non è presente nella ruota dei colori tradizionale. A differenza del nero, che assorbe tutti i colori, il bianco li riflette completamente. Possiamo quasi dire che il bianco è luce. Tant’è che quando viene oscurato dal nero, prende le mille sfumature del grigio.

Sia il bianco che il nero, per ragioni opposte, più che colori sono sfumature in relazione alla luce: il nero nella sua assenza, il bianco nella sua presenza, in mezzo tutte le variabili.

 

 

#biancomondrian

 

Se osservi il quadro di Mondrian Composizione n. 10 del vedi solo linee nere, spazi bianchi e spazi colorati con i colori primari (rosso, blu e giallo). A prevalere però sono gli spazi bianchi.

Sembra qualcosa di molto semplice, forse troppo ma dietro questo c’è molto di più, c’è grande ricerca. Come lo stesso Mondrian dice “Cosa voglio esprimere con la mia opera? Niente di diverso da quello che ogni artista cerca: raggiungere l’armonia tramite l’equilibrio dei rapporti fra linee, colori e superfici. Solo in modo più nitido e più forte.”

Questo mese dedicato al bianco e a Mondrian ho deciso di realizzare per  Sognosoloacolori un oggetto semplice che mi permettesse di usare le linee e gli spazi in un modo molto simile al quadro in questione.

La suggestione che ne ho avuto mi ha riportato a una dimensione fanciullesca, legata al gioco ed è così che è nato questo Tris da viaggio. Una scatolina di carta bianca ma che riprende i colori primari così cari a Mondrian. All’interno, in uno spazio che diventa anche contenitore, lo schema del Tris che richiama le linee nere del quadro e gli elementi per giocare, quasi tutti bianchi tranne tre che riprendono ancora i colori primari.

 

 

 

 

Un gioco apparentemente semplice, come apparentemente semplici sono i quadri di Mondrian, ma che dietro nasconde una complessità maggiore: un gioco che impari da piccolo ma che richiede l’uso della logica e di una certa strategia importanti per lo sviluppo e la crescita dei bambini.

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