Simona Calavetta: intervista a colori

Simona Calavetta

Simona Calavetta: intervista a colori

Simona Calavetta nel Team di Sognosoloacolori si occupa di IMMAGINE E STILE.

Simona ha un passato da illustratrice ma ora si è avvicina al colore diventando consulente. Quindi chi meglio di lei per parlare di colore oggi? Scopriamola insieme facendole la prima domanda.

 

 

Simona vuoi raccontarci qualcosa di te?

 

Che domanda difficile, non so da dove cominciare! Come hai scritto tu, nasco illustratrice e ho pubblicato soprattutto copertine di saggi a tema fantastico; ancora oggi coltivo gusti un po’ nerd, come sai condividiamo la passione per Harry Potter!

Ho un lungo passato da autrice e redattrice di giornali per bambini ma, da diversi anni, lavoro con una mia vecchia passione, ovvero la teoria e l’uso del colore. L’armocromia, ad esempio, mi affascina dalla fine degli anni ’90, trovo magico l’effetto che hanno le diverse sfumature sul nostro viso.

 

 

 

 

Ovviamente in questo blog non posso non chiederti che rapporto hai con la carta? È un materiale che usi e se sì in che modo?

 

Amo la carta, in particolare quella corposa dei blocchi da acquerello, che è la mia tecnica preferita, e quella dei quaderni di buona qualità, perché preferisco prendere appunti a mano e avere un’agenda cartacea. Leggo libri che posso sfogliare e sono stata felice di visitare le antiche cartiere di Fabriano.

Mi secca sprecare questo materiale, quindi riciclo ogni foglietto, conservo i ritagli di carta da regalo … Il paradosso è che, temendo di sprecarla con stupidaggini o disegni venuti male, fatico a iniziare un nuovo quaderno o un blocco da disegno, ne ho una trentina ancora intonsi!

 

 

 

 

Nel progetto di quest’anno il colore a te abbinato è il turchese. È un colore che ti appartiene? Come lo vivi nella tua quotidianità?

 

Sono felice di essere stata abbinata al turchese, è uno dei miei colori preferiti, assieme al blu e al verde. Mi evoca subito il mare della Sardegna e della Sicilia, dove sono le mie radici. Il mio salotto ha le pareti turchese caldo e noto che è un colore che piace moltissimo. Lo vivo quotidianamente, sono immersa in questo colore sia quando lavoro con la clientela, sia la sera, quando mi rilasso davanti a un film.

 

 

Il turchese è legato alla serenità, all’ascolto. Quanto questo gesto gentile è importante per te e in che modo fa parte della tua vita e del tuo lavoro?

 

La serenità è un orizzonte verso cui tendere, quasi un’utopia, perché sono una persona ansiosa, che pensa troppo su tutto. L’ascolto, invece, fa parte di me; mi hanno educata a mettermi nei panni altrui e, di mio, ci ho aggiunto un’empatia ingombrante. Questo a volte mi pesa ma, senza dubbio, aiuta nei rapporti con gli altri.

Nel lavoro, mi permette di comprendere meglio la persona che ho davanti, come si sente e come posso aiutarla nel mio piccolo: introducendola a colori che non aveva ancora considerato, sottolineando i suoi pregi o anche solo facendole passare una mattinata piacevole, tutta per sé.

 

 

Grazie Simona per esserti raccontata ai miei lettori e averci fatto conoscere il tuo essere una donna colorata.

Come sempre chiudo questa intervista chiedendoti quali progetti hai per il futuro?

 

Grazie a te per avermi invitata nel tuo blog!

Mi è difficile immaginare il futuro perché vorrei fare troppe cose rispetto alle energie che ho a disposizione. Quindi, non sono brava a fare progetti, seguo il flusso e navigo a vista!

 

 

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